Jean-Baptiste Chabrier
N. Aigueperse 1 luglio 1769
M.
Relazioni di parentela: Non si conoscono per ora relazioni di parentela che possano far pensare a una dinastia. Nello stesso periodo è in attività come ingegnere geografo un altro Chabrier di nome Auguste che viene spesso confuso col nostro ma non sembra avere nessun grado di parentela.
Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica:
Biografia:
Nato a Aigueperse, dipartimento del Puy de Dòme il primo luglio 1769 da Joseph Chabrier e Gabrielle Raymond. La sua attività militare si chiude nel 1808 con le dimissioni dovute a una grave ferita. Muore dopo il 1840.
Produzione scientifica:
All'inizio del 1793 è inviato in Italia, dove «ho servito -dice -senza interruzione, in qualità di ufficiale del Genio, fino al primo nivoso a. 8» (22 dicembre 1800). Di stanza a Nizza è nominato dal generale Bonaparte aggiunto al cittadino Andreossy, diretwre
A questo punto terminano i suoi servizi in Italia essendo successivamente impiegato in Germania al seguito del maresciallo Bernadette (dove rimane impelagato in una questione di matrimonio con la figlia del Bailli di Lavemburg). Nel 1807 presenta domanda di dimissioni dal corpo degli Ingegneri geografi per condizioni precarie di salute e di vista a causa delle fatiche della guerra e di una ferita che lo sfigurava. Non si hanno più notizie fino al 1832, quando, alla bella età di 63 anni, presenta al ministro della Guerra domanda
Carte
Della sua attività di topografo rimane nell'archivio militare di Vincennes una fitta corrispondenza con il direttore del Dépot in cui descrive i suoi lavori in maniera molto analitica. Le carte si conservano nello stesso archivio. Fra le sue produzioni sembra prediligere la carta del campo di battaglia di Marengo, di cui scrive: «j'exécutai seul cette commission pénible, dans la saison la plus rigoureuse, au milieu de l'hiver; je déterminai les longitudes et les latimdes et je recucillis tout ce qui avait rapport à l'histoire naturelle et à l'historique de ce pays célèbre» (Dossier cit.).
A proposito di questa carta, in una lettera a Andreossy del 24/5/1802 scrive: «Le plan de la Bataille de Marengo qui a 18 decimètres de longueur sur 15 de hauteur est si détaillé qué je n'ai terminé qu'hier de mettre le trait à l'encre, pourtant j'ai constamment travaillé onze heure chaque jour [ ... ] j'ai près de 1200 noms à écrire. J' ai toures les notes désirables sur Marengo et Ics environs, je les rédigerai à Paris>, (SHAT, Dépot de la Guerre, 3M 160).
La documentazione prodotta nel corso e dopo la sospensione della «Carta del paese situato tra la Trebbia e la Bormida, il Po e la cresta degli Appennini» sono raccolti nell'archivio del Dépòt e si compongono di tre rapporti che sono solo un riassunto «cles notes nombreuses que j'ai recueillies sur la topographie militare et l'histoire naturelle des Apennins». Quanto alla carta, secondo un inventario coevo, si compone di 7 fogli dedicati allo Stato piacentino, due fogli che comprendono l'Appennino ligure e piemontese nell'area di feudi imperiali e le sorgenti della Trebbia e dell'i\veto, della Srnifora e del Curone, della Vobbia e della Scrivia e due fogli che riguardano il Milanese.
Nell'archivio cartografico del Dépot, sotto la collocazione M 13 B I 83 si trova la Carte des /fiefs Imperiaux in 5 fogli alla scala
Produzione di cartografia manoscritta:
Produzione di cartografia a stampa:
Fonti d’archivio:
Bibliografia:
COL. BERTHAUT, Les lngénieurs géographes militaires 1624-1831, Paris, 2 voll., lmpr. du Service Géographique, 1902.
V. PANSINI, Un'operazione di cartografia e statistica 1801-1810, tesi di laurea in Storia Moderna, Università di Genova, 1994-95.
M. QUAlNI, Identità professionale e pratica cognitiva dello spazio: il caso dell'ingegnere geografo nelle periferie dell'impero napoleonico, in Quaderni storici XXX, 1995, pp. 679-696.
M. QUAIN - G. FERRERO, li contributo degli ingegneri geografi alla conoscenza del territorio ligure nel corso del Settecento. il caso della Val Trebbia da Matteo Vinzoni a Jean-Baptiste Chabrier, in G. Bitossi - C. Paolocci (a cura di), Genova, 1746. Una città di antico regime tra guerra e rivolta, Genova, 1998, II, pp. 489-504.
V. VALERIO, Società, uomini e istituzioni cartografiche nel Mezzogiorno d'Italia, Firenze, Istituto Geografico Militare, .1993.
Altro:
Rimandi ad altre schede: Brossier; De Martinel
Autore della scheda: Massimo Quaini