Chiodo, Domenico

Domenico Chiodo
N. Genova 30 ottobre 1823
M. La Spezia 19 marzo 1870

Relazioni di parentela: Il nome Chiodo individua, alle origini, una delle più conosciute famiglie di maiolicari e ceramisti savonesi, attiva tra il XVII e il XVIII secolo. Attorno alla bottega dei Chiodo, a testimonianza della capacità tecnica e dell’importanza commerciale acquisite fino alla chiusura, avvenuta nel 1770, si muove un variegato gruppo di artisti, pittori e disegnatori (tra questi i Guidobono, il Levantino, il Besio, l’Ampugnani, il Torteroli ed il Ratti).
Il capostipite della dinastia è probabilmente Giovanni Francesco nato nel 1647 (per le notizie riguardanti l’origine della dinastia si rimanda a G. Santuccio, 1981, p. 14-16 e C. Varaldo, 1978, pp. 125-131).

Ente/istituzione di appartenenza:
Qualifica: Ingegnere militare

Biografia:
Domenico Chiodo (Genova, 30 ottobre 1823 - La Spezia, 19 marzo 1870), figlio di Giovanni Battista. In età giovanile frequenta da esterno la scuola di marina e ne esce guardiamarina (1838). Il 6 dicembre 1840 passa al corpo del genio marittimo come sottotenente alle dipendenze del padre, a Genova. Luogotenente del 1844, nel 1848 è capitano e rimane a Genova in servizio presso l’arsenale. Nel 1851 fu inviato in Inghilterra per studio in seguito alla decisione cavouriana di costruire un grande arsenale nel seno del Varignano a La Spezia affidandolo all’ingegnere anglosassone J. M. Rendel cui Chiodo fu affiancato come collaboratore.
Nel 1857 Domenico, che nel frattempo è tornato a Genova, viene destinato alla direzione del genio di La Spezia col mandato di costruire l’arsenale progettato da Rendel. Giudicata più adatta allo scopo l’area situata tra La Spezia e l’abitato di Marola, idea sostenuta con forza da Chiodo (nel frattempo promosso a maggiore), viene incaricato di redigere un progetto di massima, discusso con Cavour nel 1860. Il progetto definitivo è datato 1 aprile 1861 e diventa legge il 28 luglio. Domenico è messo a capo, col grado di colonnello, alla direzione straordinaria del genio istituita appositamente per la costruzione dell’arsenale.
L’opera impegnò Chiodo - promosso maggior generale nel 1866 -
ininterrottamente dal 1861 al 1869 (P Visani [2], 1981, pp. 17-18).

Produzione scientifica:
carte:

Atlante a corredo delle Relazioni intorno ai principali lavori eseguiti nell’arsenale militare marittimo di Spezia, a cura del Comitato delle Armi di Artiglieria e Genio, Roma, 1881, tav. 5

Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, ISCAG, Roma: Piano della località di San Bartolomeo con la indicazione dei lavori eseguiti, 1863, ISCAG, FT 65°, 4093

memorie (si veda in particolare A. Fara 1983, p. 130):
Brevi note concernenti il progetto di massima del nuovo Arsenale Marittimo da formarsi nel piano sito a levante di S. Vito nel Golfo della Spezia, stato compilato d’ordine di S.E. il Ministro della Marina, Torino, 14 aprile 1860

Nuovo Arsenale Marittimo della Spezia. Relazione che va unita al progetto del 1° Agosto 1860, La Spezia, 1 agosto 1860

Arsenale Marittimo della Spezia. Relazione a corredo del progetto del 1° Aprile 1861, La Spezia, 1 aprile 1861

Brevi note in risposta alle asserzioni contenute nella lettera indirizzata al Signor Ingegnere Sarti al Ministro della Marina, Torino, 19 luglio 1861

Relazione sulle modificazioni introdotte nel progetto dell’Arsenale Militare Marittimo di Spezia a senso del parere espresso dalla commissione mista nominata dal Ministero della Marina, Torino, 20 dicembre 1861

Relazione del 10 Aprile 1866

Produzione di cartografia manoscritta:

Produzione di cartografia a stampa:

Fonti d’archivio:

Bibliografia:
G. De Moro, Città parallele: lineamenti urbanistici a confronto fra Oneglia e Porto Maurizio (secc. XVI-XIX), in AAVV, Carte e cartografi in Liguria, Sagep, Genova, 1986, pp.61-67
A. Fara, La Spezia, Laterza, Bari, 1983
A. Fara, Napoleone architetto nelle città della guerra in Italia, Olschki, Firenze, 2006
T. Calderai, Della vita e delle opere del commendatore Domenico Chiodo maggiore generale del Genio, Carlo Voghera, Firenze, 1871
T. Calderai, Domenico Chiodo e La Spezia nella vita e nelle opere, ristampa anastatica, Luna editore, La Spezia, 1995
P. Cevini, La Spezia, Sagep, Genova 1984
L. C. Forti, Le «gite» nel golfo della Spezia di Giacomo Brusco (1793-1794). Dall’analisi topografica alla difesa marittima del golfo, in AAVV, Carte e cartografi in Liguria, Sagep, Genova, 1986, pp. 232-238
L. C. Forti, Fortificazioni e ingegneri militari in Liguria (1684-1814), Genova, 1992
M. R. Mari, Gli interventi del Genio militare nel golfo della Spezia per la realizzazione dell’Arsenale, in AAVV, Carte e cartografi in Liguria, Sagep, Genova, 1986, pp. 273-283
M. Quaini [1], Dalla cartografia del potere al potere della cartografia, in AAVV, Carte e cartografi in Liguria, Sagep, Genova 1986, pp. 7-60
M. Quaini [2], Il Golfo della Spezia: dal fascino delle rovine al teatro del progetto, in AAVV, Carte e cartografi in Liguria, Sagep, Genova 1986, pp. 171-218
M. Ricchebono, Architettura ed urbanistica del complesso del santuario, in AA.VV., La Madonna di Savona, 1985, pp. 147-176
G. Santuccio, Chiodo in AAVV., Dizionario biografico degli italiani, 25, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma, 1981, pp. 14-18
M. Tassinari, Cartografi locali nel savonese tra Cinquecento e Settecento, in AAVV, Carte e cartografi in Liguria, Sagep, Genova 1986, pp. 201-208
C. Varaldo, Ceramisti savonesi del XVII secolo: i Folco, i Chiodo e i Peirano. Note storiche, in Atti dell’XI convegno internazionale della ceramica, Albissola, 1978, pp. 125-131
P. Visani [1], Chiodo, Agostino, in AAVV., Dizionario biografico degli italiani, 25, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma, 1981, pp. 16-17
P. Visani [2], Chiodo, Domenico, in AAVV., Dizionario biografico degli italiani, 25, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma, 1981, pp. 17-18.

Altro:

Rimandi ad altre schede: Giacomo Brusco, Francesco Pezzi, Giacinto Stefanini

Autore della scheda: Carlo Alberto Gemignani